Una locale anonimo, sulla strada separata dalla carreggiata da una griglia di legno, in una zona intensamente urbanizzata della Sardegna vacanziera, quella degli ingorghi Ferragostani. Una veranda con pochi tavoli di plastica, malfermi, tanto da far temere il peggio nella fase critica dell’impiego del coltello e della forchetta per la solitamente energica azione meccanica del taglio della pizza. Già, perché di una pizzeria stiamo parlando, di quelle veraci, gestite da una famiglia napoletana (la Lanterna di Viciello……località Golfo Aranci)). Invero, lei, la maitresse, una affabile signora mora non più giovane, parlava con accento sardo e così anche il pizzaiolo, ma il nome del titolare non poteva lasciare adito a dubbi.
Una gestione tipicamente familiare, comunque, che si presentava con la consueta prerogativa: “specialità pesce”.
Ebbene, dopo una giornata di viaggio e soste curiose (ad es. a Mamoiada, nel Nuorese ai margini del Supramonte, il paese dei Mamutones, le tipiche maschere di legno) con inequivocabili e vibranti segnali di appetito che condizionavano l’umore provocando evidente disagio (nonchè pericolo di sommosse di manzoniana memoria) e con la prospettiva di una pasto internazionale servito dalla non sempre impeccabile cucina dei traghetti di linea, abbiamo pensato di affidarci al nostro intuito. Ancora una volta non siamo rimasti delusi.
Nonostante la giornata non fosse delle più ventilate e una certa afa aleggiasse sul far del tramonto, abbiamo scelto di accomodarci nella verandina, nonostante fosse disponibile una sala dotata di aria condizionata.
Tutti gli avventori, nella circostanza, avevano scelto la pizza, indice sintomatico che la scala di valori della gastronomia dell’esercizio vedeva ai vertici del gradimento il più celebre piatto nazionale, così riuscito da non stancare mai nemmeno i più consumati gourmand (sarebbe curioso stimare quante pizze vengono consumate in una anno nei vari paesi del mondo).
Ebbene, la pizza si è rivelata veramente eccellente, tanto da meritare il nostro apprezzamento e la menzione. Naturalmente siamo ben consapevoli che in questo ambito è molto facile essere smentiti, tanto soggettivo e volubile essendo il gusto dei consumatori. Ciò nondimeno abbiamo ritenuto di esprimere un giudizio il più oggettivo possibile basato su criteri comparativi ed sull’analisi degli ingredienti e del risultato d’insieme.
Un fattore molto importante e forse decisivo per il giudizio positivo, ovviamente, si è rivelato la pasta, di ottima consistenza, friabile al punto giusto e mai gommosa, nemmeno sul finire, quando il piatto si era andato via via raffreddando. E’ evidente che una buona cura viene riservata alla lievitazione della pasta, pratica ormai sempre più rara nelle pizzerie urbane dove v’è la tendenza ad accelerare i tempi e standardizzare le lavorazioni. Secondo i più autorevoli chef per una corretta lievitazione della pasta della pizza occorrono almeno 48 h.
Nella più riuscita tra le pizze (a nostro giudizio) “la caprese”, veramente equilibrata, meritano menzione, tra gli ingredienti, i pomodori freschi sminuzzati, di colore rosso vivo, di ottima qualità e particolarmente adatti all’insieme, tanto da consentire un’amalgama equilibrata e assai gradevole.
L’impiego di materia prima di qualità sembra, dunque, potersi considerare la vera ragione – come sovente accade – dei buoni risultati ottenuti da questo locale.
Pizzeria Ristorante La Lanterna
Via Mossa 8
Tel. 0789 46084
lalanterna@gmail.com
Golfo Aranci