Un PIATTO DI GUERRA da La Cucina Italiana del febbraio 1934.
Sul secondo numero de La Cucina Italiana del 15 Febbraio 1934, Cesare Adani, capo-cuoco dell’albergo Saturnia di Roma, illustra la preparazione di una tipica razione individuale giornaliera di sopravvivenza (famosa l’americana Razione K della seconda guerra mondiale) di un soldato crucco durante il conflitto franco-prussiano del 1870 (vinsero i prussiani), ma evidentemente in voga anche in quel 1934 fra le truppe tedesche. Un rancio semplice da preparare in grandi quantità, leggero da trasportare, corroborante non appena viene a contatto con della semplicissima acqua calda:
“Questa maniera di preparare i piselli è di gran voga nell’armata tedesca. Durante la guerra del 1870-71, le salsiccie con la farina di piselli resero un segnalato servizio alla truppa allorquando le vettovaglie fresche vennero a mancare (nello stesso modo che le gallette di riso compresso con farina di pesce de sohya, furono utilissime per l’esercito nipponico nella guerra russo-giapponese). L’intendenza militare trovò in quei salsicciotti una grande risorsa, poichè anche durante un lungo combattimento il sodato prussiano aveva nel suo tascapane delle salsiccie che poteva mangiare fredde e contenevano tutti gli elementi per un sano e nutriente alimento, capace di riparare le forze.”
“Ponete sul fuoco una casseruola piena per un terzo d’acqua bollente, versateci al farina di piselli e rimestate vivamente. Cuocete per venti minuti sul fuoco moderato avendo cura di rimestare con la spatola fino al fondo del recipiente per impedire che la poltiglia s’attacchi e prenda di bruciaticcio. Mescolate fino ad ottenere una polenta abbastanza densa. Tagliate a dadolini 250 gr.di lardo magro di ventresca affumicata, per ogni mezzo kg di farina di piselli, e fatelo rosolare in padella quindi riunitelo alla polentina e continuate a lavorarla; gustate di sale; lasciate intiepidire, riempite col suddetto apparecchio dei budelli soliti per salsiccia ben nettati come di regola. Foggiate dei salsicciotti ordinari piuttosto piccoli, legateli a rocchi e fateli seccare esponendoli ad una corrente d’aria asciutta. Qualora voleste servirli caldi, pungeteli con un ago fino e scaldateli nell’acqua con poco sale. Se voi stemperate le salsiccie nell’acqua bollente, otterrete sull’istante una minestra di piselli col lardo.”