Il poeta Asclepiade visse a Samo tra il IV e il III secolo a. La sua attività si svolgeva a Samo, dove presero dimora parecchi altri poeti suoi discepoli: Edilo, Posidippo, Niceneto, Escrione. Egli appare cultore d’una forma di poesia modesta e aggraziata.
Incline a cantare il vino e l’amore, cercò di rinverdire la tradizione della poesia lirica eolica di Alceo. Presentiamo un epigramma tratto dall’Antologia Palatina tra i più simposiaci:
Negava di essere innamorato, Nicàgora,
ma i brindisi lo hanno smascherato.
Piangeva, con la testa tremante
e lo sguardo abbassato.
Mentre la ghirlanda lentamente
gli scivolava dal capo.
Meleagro di Gadara
Nacque intorno al 130 a.C. a Gadara, in Siria, fu poeta e filosofo. Fu tra i primi a raccogliere gli epigrammi precedenti a lui in una nuova antologia da lui chiamata Corona (o Ghirlanda) . Compose anche un centinaio di epigrammi, presenti nell’Antologia palatina, nei quali domina il tema dell’amore e per questo motivo, in parte, si ricollega agli epigrammi di Asclepiade. Il motivo del vino è ricorrente:
La coppa esulta di gioia
perché ha toccato
la garrula bocca di Zenofila,
amica dell’amore.
Felice lei! Oh, se ora accostando
le sue labbra alle mie
mi bevesse d’un fiato l’anima